Come prima lavorazione le cortecce vengono bollite (per migliorarne l'elasticità e conferire loro, soprattutto, stabilità meccanica), frantumate e macinate, quindi polverizzate ed infine suddivise per classi granulometriche calibrate.
Le granelle così ottenute vengono utilizzate come riempimento di intercapedini, oppure come inerte di alleggerimento per calcestruzzi, massetti isolanti su coperture o solai di piano.

 
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